L’elemento architettonico più affascinante e misterioso al centro di un progetto culturale verticale, che gioca e riflette sulle storie legate alla “Selva Turrita”.
È stato un grande progetto culturale di valorizzazione del patrimonio storico di Bologna, che abbiamo realizzato nel 2009 in occasione del restauro delle Due Torri. Abbiamo avviato prima un progetto di comunicazione sull’area di cantiere, coinvolgendo studiosi e scrittori come Stefano Bartezzaghi per inventarsi il Gioco della Torre, poi abbiamo immaginato tre grandi eventi, di diversa natura, per riattualizzare la presenza e ciò che resta del passato turrito di Bologna, ignoto ai più o spesso celato dall’urbanizzazione successiva. Abbiamo quindi progettato Le Torri di Luce un intervento unico di light-design che la notte del 31 marzo 2009 ha ricreato, con le tecnologie di Ground Zero e elettricità derivante solo da fonti rinnovabili, 10 torri “minori” che caratterizzavano lo sky-line della Bologna Medievale. Insieme a Nosadella.2, abbiamo proposto lo sguardo sulle Torri da parte di tre artisti di fama internazionale, chiedendo loro di rileggere il nostro patrimonio verticale attraverso l’arte contemporanea. Ne sono nate tre installazioni monumentali, che hanno campeggiato su tre torri “minori” della città per tutta l’estate 2009: Beatrice Catanzaro ha realizzato Scaffolding/Ponteggio su Torre Alberici in Piazza della Mercanzia, Søren Lose Unperfect Structure, Torre Lambertini, Piazza Re Enzo) e Andrea Nacciarriti con Untitled (Quelli di Cernauti) su Torre Uguzzoni, nell’ex Ghetto Ebraico. Il progetto è letteralmente culminato ne La Torre Riflette, un evento di videomapping architettonico realizzato su tutti i 97 metri di altezza della Torre simbolo della città. Per la prima volta e per una sola notte, la Torre Asinelli ha parlato di sé attraverso i propri muri, riflettendo su ciò che ha visto dai tempi della sua fondazione ad oggi: nove secoli di storia transitata per Bologna, ora raccontata con semplici suggestioni, ora attraverso episodi storici, aneddoti curiosi ed elaborazioni visive sperimentali. Oltre 10.000 persone hanno assistito all’evento, inondando con il naso in su e il fiato sospeso tutta l’arteria centrale di Via Rizzoli.